Occlusione e Postura

GRUPPO DI STUDIO ITALIANO DOLORE OROFACCIALE E DISORDINI TEMPOROMANDIBOLARI (GSID)

PUNTI CHIAVE – RAPPORTO TRA OCCLUSIONE DENTALE E POSTURA (update 2020)

(a cura di Daniele Manfredini & Giuseppe Perinetti)

1.  Tutti i distretti muscoloscheletrici del corpo umano interagiscono tra loro – il cranio non è «slegato» dal resto del corpo

2. La morfologia e la postura del cranio sono potenzialmente «correlate», ma questo non c’entra con la sintomatologia a carico di altri distretti. Ogni possibile correlazione tra caratteristiche scheletriche, dentali e presenza di sintomi scompare già a livello dell’articolazione temporomandibolare  (Manfredini et al., Journal of  Oral Rehabilitation 2017)

3. La postura corporea è un parametro dinamico e variabile a livello intra- ed inter-individuale – alcuni parametri oscillano di più del 1000%…quindi la valutazione posturometrica o posturografica non può essere in grado di discriminare tra miglioramenti legati ad un trattamento e modifiche casuali/naturali (Perinetti et al., Progress in Orthodontics 2012)

4. La postura corporea è determinata ed influenzata da molteplici variabili, tra le quali la tensione muscolare ed il dolore. Non è forse plausibile che «alterazioni» posturali siano causate dalla presenza di dolore, che determina adattamenti neuromuscolari protettivi? Il modello di adattamento al dolore (Lund et al., Canadian Journal of Physiology and Pharmacology 1991) e le sue integrazioni dovrebbero insegnare qualcosa…(Murray & Peck, Journal of Orofacial Pain 2007)

5. Ad oggi, nessuno strumento tecnologico o valutazione visiva si è dimostrato capace di discernere tra soggetti «malati» e «sani» – l’errore di metodo è superiore alle possibili differenze riscontrate (Rocha et al., Journal of Oral Rehabilitation 2017)

6. Tutto questo non c’entra con l’occlusione dentale. Le condizioni di studio sperimentale delle presunte modifiche posturali a seguito di cambiamenti occlusali non sono comparabili alla realtà clinica, in cui un individuo non tocca (quasi) mai i denti nell’arco delle 24 ore. Inoltre, il contatto occlusale nella realtà clinica non avviene in condizioni di postura corporea e mandibolare comparabili alle posizioni con cui i presunti rapporti occlusione-postura vengono valutati su poltrona odontoiatrica o pedana baropodometrica. Ogni conseguente proposta terapeutica basata su approcci correttivi irreversibili dell’occlusione dentale non ha razionale biologico (Manfredini et al., Journal of Oral Rehabilitation 2012)!

Fonte https://www.disordinitemporomandibolari.it/occlusione-e-postura/